A proposito di formazione
Indirizzato a
Gli strumenti operativi messi a punto nell’ambito del Master offrono ai giovani laureati (ingegneri, biologi, agronomi, geologi, laureati in scienze forestali, informatici, laureati in giurisprudenza) e ai professionisti di settore (studi legali specializzati in tutela ambientale, studi di ingegneria, CTU Periti, Giornalisti specializzati in tematiche ambientali) un’opportunità unica di accrescimento culturale e professionale.
Presentazione
Sicurezza Ambientale: tecnologie innovative, droni e geomatica per la tutela dell'ambiente e del territorio - VII Edizione
Finalità
Il Master è articolato in moduli didattici progettati per garantire un progressivo rilascio delle conoscenze sulle migliori metodologie scientifiche e tecniche del settore ICT del dominio ambientale, comprese quelle di quinta generazione, per la trattazione ed elaborazione delle informazioni e dei dati geografici, nonché di competenze all’avanguardia per il rilievo aerofotogrammetrico, il monitoraggio, la diagnostica ambientale e la creazione dei modelli digitali del terreno e delle città, con il passaggio dalla cartografia 2D e 3D e dai GIS al B.I.M. (Building information modelling).
Si tratta di settori in cui la Link Campus University vanta specifica competenza derivante dal proprio Centro di Ricerca Geo-SAPR (Geomatica e Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) attivo da diversi anni, grazie al quale l’Ateneo aveva peraltro conseguito il riconoscimento quale primo centro universitario italiano già autorizzato da Enac al rilascio di titoli abilitativi per il pilotaggio di Droni.
Lo strumento tecnologico rappresenta senz’altro un moltiplicatore di efficacia ed efficienza nel contesto pubblico, ma ciò richiede una formazione qualificata e specifica rivolta ai funzionari e dirigenti della Pubblica Amministrazione, in particolare gli appartenenti alle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare, alla Polizia locale, all’ISPRA e alle Agenzie per la protezione dell’ambiente, agli Enti Parco e alle strutture di protezione civile specializzate nelle attività di controllo del territorio e di tutela dell’ambiente, agli Enti regionali e comunali.
La sicurezza ambientale e l’innovazione tecnologica pervadono tutti i livelli istituzionali, rappresentando elementi chiave degli interessi essenziali del Paese. Il crimine ambientale, i fenomeni connessi, gli eventi di origine antropica e naturale, richiamano una crescente attenzione della popolazione, che pretende una severa attività di prevenzione nonché risposte celeri e concrete per il ripristino delle ordinarie condizioni di benessere socio-economico e ambientale in caso di incidente.
Gli strumenti operativi messi a punto nell’ambito del Master offrono ai dipendenti della PA un’opportunità unica di accrescimento culturale e professionale.
Destinatari e sbocchi occupazionali
Il Master rappresenta inoltre un grande opportunità per la formazione dei quadri e dirigenti delle società erogatrici di servizi alla PA in gestione dei rifiuti, bonifiche, inquinamento elettromagnetico (5G) trattamento delle acque interne, depuratori) in quanto analizza, sviluppa e rilascia le migliori competenze necessarie a supportare professionalmente le sfide la Società civile deve attuare per garantire ai propri cittadini la sicurezza e la salubrità ambientale.
Inoltre dà una visione completa degli strumenti necessari alla programmazione della manutenzione dell’ambiente, del territorio e del costruito.
L’Università intende essere sempre in linea con gli sviluppi della normativa nazionale ed europea. Pertanto, alla luce dell’evoluzione regolamentare presente e futura (ENAC, UE), ha adeguato il piano degli studi del Master prevedendo di accompagnare gli iscritti al superamento del test sul portale ENAC, pienamente operativo dal 1 Luglio 2020, per conseguire l’idoneità al pilotaggio della categoria A1/A3 e contestualmente di rilasciare tutte le ulteriori competenze relative all’uso degli APR e dei sensori ambientali con cui sono equipaggiati, essenziali per un uso professionale dei mezzi in parola per le attività di monitoraggio tutela e sicurezza ambientale.
Ammissione
I candidati al Master, per essere ammessi, devono essere in possesso di Laurea Specialistica, di Laurea Magistrale e/o di Laurea Vecchio Ordinamento, conseguita in una Università degli studi della Repubblica Italiana o altro Istituto Superiore equiparato, o di altro titolo equivalente conseguito presso altra Università, anche straniera, a condizione che il medesimo sia legalmente riconosciuto in Italia.
I candidati con titolo accademico conseguito all’estero dovranno essere in possesso della dichiarazione di valore del titolo conseguito, rilasciata dalle competenti rappresentanze diplomatiche o consolari italiane del Paese in cui hanno conseguito il titolo.
I requisiti devono essere posseduti e dimostrati alla data di scadenza del bando di Ateneo, pena la non ammissione alla prova di selezione del Master.
Faculty interna
La Faculty interna è composta per oltre il 70% da docenti con esperienza professionale ultraquinquennale sulle materie oggetto di docenza.
Luogo
a Roma
Date e orari
Frequenza: Weekend alterni (sabato e domenica: 09:30/13:15 – 14:15/18:00)
Aperte le iscrizioni
- Aprile-Maggio.
Durata
1 anno, 60 CFU
Programma
Programma
Unit 1 – La normativa giuridica in tema di tutela e sicurezza ambientale (40 ore)
- Ambiente e normativa europea e internazionale di riferimento
- Agenda 2030 e Strategia nazionale di sviluppo sostenibile
- Il Reporting di sostenibilità
- Normativa nazionale per la tutela dell'ambiente e del paesaggio
Unit 2 – Geomatica e tecnologie spaziali (50 ore)
- Geodesia – Forma della Terra
- Global Navigation Satellite System GNSS (GPS, Glonass, Galileo, Beidou)
- Principi di aerofotogrammetria e telerilevamento
- Sistemi informativi geografici e analisi spaziale dei dati
- Tecniche di rilevamento GPS dei dati ancillari in campo aperto e in aula informatica
Unit 3 – Teoria e Tecnica di impiego professionali dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (40 ore)
- Approfondimenti sulla normativa generale e speciale sui SAPR
- L’organizzazione dell’Operatore
- Le operazioni specializzate critiche e non critiche: scenari operativi
- Analisi e gestione del rischio connesso alle operazioni
- La gestione operativa dei servizi erogati con SAPR
- Prevenzione e sicurezza tecnica nei servizi SAPR: tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
- Privacy, security, cybersecurity
- L’impiego in sicurezza dei SAPR nelle aree rurali e montane o in contesti di interfaccia urbano-rurale
- Simulazioni di esame per il rilascio dell’abilitazione al pilotaggio categoria OPEN A1-A3 sul portale Enac
Unit 4 – Cambiamenti climatici – Comunicare l’emergenza ambientale – Il fenomeno degli incendi boschivi in Italia e nel mondo – Lotta attiva e contrasto al fenomeno (50 ore)
- Cambiamenti climatici e incendi boschivi
- Comunicare l’emergenza ambientale
- I cambiamenti climatici tra realtà e fake news, come individuare le fonti
- Analisi geo-spaziale e statistica sul fenomeno degli incendi boschivi in Italia e in Europa e nel mondo
- Correlazioni socioeconomiche in relazione al fenomeno degli incendi boschivi nel mondo
- Correlazioni socioeconomiche in relazione al fenomeno degli incendi boschivi in Italia
- Il sistema italiano di prevenzione, lotta attiva e repressione degli incendi boschivi
- Le Fasi evolutive dell'incendio di bosco
- I Parametri che caratterizzano l'incendio di bosco
- Le diverse Forma dell'incendio
- I Combustibili forestali
- I Fattori climatici
- I Fattori topografici
- L'impiego delle tecniche di “serious game” nelle attività di addestramento del direttore delle operazioni di spegnimento e degli operatori A.I.B.
Unit 5 – Social Spatial Intelligence – Geomatica Forense (40 ore)
- Intelligence Geo-Spaziale
- Geospatial Intelligence e Social Media
- Open Source and Social Intelligence
- Strategie di realizzazione di una rete di monitoraggio ambientale
- I fondamenti dell’evidenza scientifica dei rilievi
- Tecniche geospaziali per le attività peritali
- Esercitazioni in aula informatica sulle tecniche di social spazial intelligence
UNIT 6 – Le attività di controllo sulla gestione e sul traffico illecito di rifiuti – 40 ore
- Argomenti
- La disciplina generale posta dalla Parte Quarta del D.Lgs. n. 152/06
- La nozione di “rifiuto” e “non rifiuto” (sottoprodotto e cessazione della qualifica di rifiuto
- La classificazione dei rifiuti ed i codici CER
- Il produttore dei rifiuti: oneri e responsabilità
- Il deposito temporaneo dei rifiuti
- Il trasporto dei rifiuti come punto vitale nel sistema della gestione dei rifiuti
- Il principio base del divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti
- Tecniche di telerilevamento nel contrasto al traffico illecito dei rifiuti
- Caso di studio operativo: La terra dei Fuochi in Campania
Unit 6 – Tecniche di remote sensing satellitare per il monitoraggio e l’individuazione delle aggressioni all’ambiente ed al territorio (70 ore)
- Il sistema europeo Copernicus
- Il satellite italiano Prisma ad alta risoluzione spaziale e spettrale
- Esercitazioni sulle piattaforme open source dei satelliti Sentinel
- Esercitazioni su QGIS per l'utilizzo delle immagini satellitari
- La rivoluzione dei satelliti Cube-sat
- Gli assetti dei satelliti dual use della Difesa italiana
- La costellazione-cosmo Sky-Med
Attivita’ di approfondimento (30 ore)
Alla fine di ogni Unit è prevista una verifica relativa agli argomenti trattati. Il voto (espresso in trentesimi) costituirà parte integrante della media del voto finale di conseguimento del Master.
Project Work Finale
Ciascun partecipante al Master è chiamato ad elaborare un Project Work formativo professionalizzante
coerente con i temi trattati dal corso.
È parte integrante dell’attività didattica del Master, è oggetto di valutazione e attribuisce n.15 crediti formativi universitari (CFU).
Il progetto finale ha lo scopo di proporre una o più soluzioni innovative e/o migliorative attraverso
l’approfondimento di variabili di contesto, processi e modelli applicativi. Può prevedere, infatti, sia
l’innovazione di un’attività, sia l’impostazione o il cambiamento di una struttura organizzativa, o ancora il miglioramento di una nuova procedura operativa o lo sviluppo di un nuovo processo.
Il PW può essere individuale o di gruppo: in quest’ultimo caso l’apporto individuale sarà oggetto di
valutazione specifica.